Senza zucchero, senza burro, senza olio, senza glutine, senza lattosio … sì, giuro! E sono buonissime!
Eccomi a scrivere un post che non avrei mai pensato di scrivere! Tutti questi “senza” del titolo, fino a pochi mesi fa, erano visti con grande, enorme sospetto entro le mura di casa nostra! Le poche ricette di dolci “alternativi” che avevo provato erano state un flop totale, pur contenendo zucchero, onde per cui l’idea di eliminare dalla lista degli ingredienti anche il terzo veleno bianco (insieme alla farina e al latte) mi creava non pochi dubbi. Poi ho visto un’intervista al prof. Franco Berrino, medico ed epidemiologo di fama internazionale. Bene, in questa intervista dava un paio di ricette (senza dosi ma con indicazioni piuttosto precise sugli ingredienti) che mi hanno incuriosito e che ho voluto provare nonostante il mio scetticismo sui dolci da colazione vegani e privi di zucchero. Beh, vi dirò, per me sono due ricette miracolose. La prima è una ricetta di muffins vegani senza zucchero che devo ancora perfezionare, ma che presto vi presenterò sul blog. La seconda è questa. Vi dico solo che Beatrice sostiene che siano i biscotti più buoni che abbia mai mangiato! Io, su questo, avrei da ridire: burro, cioccolato e farina sanno dare grandi soddisfazioni ai nostri palati decisamente più avvezzi a quel tipo di gusto e sensazione! Ma è pur vero che non solo sono commestibili, sono davvero buoni! Non riesco a chiamarli “biscotti” perché non sono croccanti ma hanno una consistenza morbida e umida che li rende più dei dolcetti che non dei biscotti veri e propri, ma sono davvero perfetti per colazione, merenda o anche a fine pasto, per togliersi la voglia di dolce con pochissimi sensi di colpa! Sono la mia ancora di salvezza per l’intervallo di Beatrice! Sani, golosi e, stando a quanto detto dal prof. Berrino, la merenda ideale per la scuola perché rilasciano zuccheri lentamente. Per approfondimenti scientifici vi rimando alle varie interviste che potete trovare sul web, io mi limito a dirvi che, rispetto alle indicazioni del professore, per renderli più golosi ho aggiunto un po’ di miele e dei mirtilli rossi disidratati (nel primo tentativo avevo provato anche la versione originale, ma sinceramente non avevano avuto molto successo!).
Se li volete in versione vegana è sufficiente sostituire il miele con un altro tipo di dolcificante o, semplicemente, eliminarlo.
Con questa ricetta ho partecipato al contest culinario “Crea la tua ricetta della bontà” indetto dalla rivista Starbene in collaborazione con la Lega del filo d’oro e mi sono classificata al terzo posto! Le tre ricette finaliste verranno pubblicate sulla rivista il 22 novembre!
Ingredienti per circa 60 palline :
- 1 mela di medie dimensioni (circa 150 g di polpa)
- 200 g di farina di mandorle
- 1 cucchiaio di miele d’acacia (o altro miele dal gusto delicato)
- 50 g di mirtilli rossi disidratati
- sesamo
- un pizzico di sale
Preparazione :
- tagliare la polpa di mela a tocchetti e metterla a cuocere nel forno a microonde per circa 3 minuti alla massima potenza (oppure in un pentolino con un po’ d’acqua finché diventa morbida)
- verificare che la mela sia ben cotta, in caso contrario prolungare la cottura per un altro minuto
- frullare la mela, unire il miele, amalgamare bene e lasciare raffreddare
- nel frattempo far rinvenire i mirtilli in acqua tiepida per 10 minuti
- scolare bene i mirtilli e tritarli grossolanamente
- mescolare la purea di mela con la farina di mandorle e un pizzico di sale, fino ad ottenere un composto uniforme
- unire i mirtilli
- prendere una piccola porzione di impasto e farla rotolare tra i palmi delle mani per creare una pallina di circa 1,5 cm di diametro (se vi inumidite leggermente le mani l’operazione sarà ancora più semplice)
- passarla nei semi di sesamo e adagiarla su una teglia rivestita di carta forno
- e poi ancora palline e palline (per variare o per venire incontro a gusti diversi potete farne qualcuna col sesamo e qualcuna senza)
- infornare a 180 ° per 5 minuti, poi proseguire la cottura per altri 5 minuti con il calore solo dall’alto (se il vostro forno non ha questa funzione potete inserire una teglia nel ripiano sottostante, in modo da “frenare” il calore ed evitare che si anneriscano nel punto contatto con la teglia)
- sfornare quando sono leggermente dorate
PS: noi donnine di casa preferiamo la versione a palline, Cristiano preferisce la forma più classica del biscotto. Soluzione: alcune palline le schiaccio leggermente con due dita fino a raggiungere uno spessore di circa 4 mm e le passo nel sesamo solo dal lato superiore, così accontento tutta la famiglia!
PPS: l’unico neo di questa preziosa ricetta è che dopo 4-5 giorni tendono ad asciugarsi e diventare un po’ “gnecchi” (inoltre, avendo la purea di mela, non si conservano più a lungo di così). Vi consiglio di farne una dose modesta (quella indicata in ricetta per noi quattro è perfetta), tanto sono talmente facili e veloci da preparare che potete rifarli in qualsiasi momento.