Noi siamo abituali consumatori di pesto … anche se devo ammettere che spesso lo prendo già fatto. In Liguria quando ne ho l’occasione, al supermercato quando l’occasione non c’è stata! Certo è che il pesto fresco è davvero tutta un’altra storia! E anche piuttosto lunga come storia! Mortaio o frullatore? Con o senza aglio? Parmigiano o pecorino? Foglie grandi sì o no?
Ho letto qua e là e mi sono fatta una mia personalissima idea, che potete più o meno condividere. Uno dei resoconti migliori che ho trovato è quello di Dissapore, con annessi commenti, ed è da lì che ho desunto la mia versione, seppur modificata nelle proporzioni tra gli ingredienti per adeguarla al nostro gusto.
Ma veniamo a noi :
1. Il mortaio non ce l’ho, la cucina è già bella stipata di pentolame e “arnesistica” varia … per ora non lo compro (per ora), quindi vado di frullatore aggiungendo un cubetto di ghiaccio per non surriscaldare il tutto. Consapevole del fatto che il termine “pesto” indica qualcosa di pestato e non frullato (!) quoto l’autrice dell’articolo di Dissapore Silvia Fratini: uso il frullatore, ma con riluttanza!
2. Basilico prendo cosa trovo … purtroppo è già un miracolo trovare delle belle piantine verdi! Ultimamente mando il mio bel maritino al mercato di Asti, il mercoledì, quando ci sono anche i banchi che vendono fiori e semi. Lì troviamo delle vaschette con 6 piantine di basilico con l’etichetta “Basilico della riviera ligure. Quello per il pesto”, direi che possiamo accontentarci! Il risultato è ottimo e, di sicuro, meglio di qualsiasi vasetto pronto! La teoria vorrebbe il basilico di Pra’, dove le condizioni sono ottimali per ottenere un basilico senza retrogusti di menta … io, detto in tutta sincerità, non credo di avere il palato abbastanza fine per distinguerlo, ma non mi dispiacerebbe poterlo verificare!
3. L’aglio non lo metto. Ok, l’ho detto! Adesso vado in ginocchio sui ceci fino in cucina. Senza mortaio già sono uscita dal seminato, tanto vale eliminare anche l’aglio almeno non me ne pento per tutta la notte!
Quindi, insieme all’aglio, elimino dal titolo la dicitura “ligure” che seguiva “pesto” e vado con gli …
Ingredienti :
- 40 g di foglie di basilico
- 10 g di pinoli
- 15 g di parmigiano reggiano
- 10 g di pecorino fiore sardo
- 2 g di sale grosso
- 50 g di olio extravergine d’oliva (ligure!)
- un piccolo cubetto di ghiaccio
Preparazione :
- lavo e asciugo le foglie di basilico
- le metto nel frullatore con il sale, i pinoli, i formaggi grattugiati, il ghiaccio e l’olio
- frullo a intermittenza per non surriscaldare troppo (a noi piace bello liscio, quasi una cremina … anche se questo sottolinea ulteriormente l’intervento dell’eretico elettrodomestico!)
Questa dose va bene per condire circa 400 g di pasta. Vi consiglio di farne in abbondanza … utilissimo quando il frigo è deserto o non si ha proprio tempo di cucinare!
Semplicemente messo in una ciotola ed emusionato con un po’ di acqua di cottura come condimento per la pasta, oppure in aggiunta a patate e fagiolini (sempre come condimento per la pasta o per una lasagna verde). Io lo uso molto spesso, in piccole quantità, per arricchire ed insaporire insalate di pasta o di cereali (riso, orzo, farro, bulgur…).